Il centro abitato ospita, su un terreno poco più a sud della neoclassica e bella Chiesa Madre, i ruderi di una vecchia torre. La costruzione, dalla struttura robusta e regolare, doveva servire a proteggere il territorio circostante come dimostrano le dimensioni e lo stile del complesso.
L’edificio, che si apriva su una base quadrata e mostrava nelle sue forme il prevalente gusto gotico, era costituito da pietre laviche legate con malta. L’antica torre fu danneggiata notevolmente dal sisma che la privò della sua parte superiore.
Nelle mura della fortezza si nota una stretta apertura utilizzata dai soldati per tirare contro il nemico, rimanendo protetti. Più in alto si apre una finestra limitata lateralmente da elementi in pietra lavica; lo stesso materiale compone l’architrave che sostiene il carico sovrastante.
Di notevole effetto visivo è il contrasto tra il grigio scuro della torre, il verde dei giardini di limoni che si stendono tutto intorno e l’azzurro del cielo
Fondachello (frazione di Mascali) è oggi meta turistica estiva per via della sua posizione sulla costa della piana di Mascali. Tuttavia, fino alla metà del XIX secolo, Fondachello era un borgo rurale dotato di una piccola chiesa, ubicato in campagna, in una posizione più interna rispetto all’attuale abitato costiero, un chilometro più a nord-ovest.
La zona dove oggi sorge la frazione mascalese, infatti, era caratterizzata dalla presenza del cosiddetto “Lago di Mascali”, un’ampia area paludosa che si estendeva da Marina di Cottone fino all’attuale frazione di Sant’Anna. Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, i Principi di Palagonia, proprietari del territorio, diedero inizio ad una massiccia opera di bonifica permettendo così la migrazione della popolazione di Fondachello dal borgo rurale alla marina. Ci fu così una vera trasformazione non solo ambientale, ma anche umana ed economica, in quanto la comunità di contadini si trasformò presto in una comunità di pescatori.
Oggi, grazie ad un programma estivo ricco di attività paesane, mercatini e sagre, messo in atto dalla comunità locale il borgo nei mesi estivi si riempie di turisti, per la maggior parte provenienti dalla provincia.