Il Comune di Fiumefreddo di Sicilia, cosiddetto per distinguersi da Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza, prende il nome dall’omonimo fiume le cui acque gelide non sono altro che le nevi sciolte del monte Etna.
Il Comune di Fiumefreddo di Sicilia, cosiddetto per distinguersi da Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza, prende il nome dall’omonimo fiume le cui acque gelide non sono altro che le nevi sciolte del monte Etna.
Via Giuseppe La Farina, 2, 98122 Messina ME
Centro famoso in tutta la Sicilia per le ottime arance, Fiumefreddo ha origini antichissime, anche se lo sviluppo della città può essere fatto risalire alla prima metà del ‘600, quando i principi di Palagonia erano i proprietari del borgo. Costituisce un nodo strategico di collegamenti viari, che permettono rapidi spostamenti ai vicini centri turistici di Giardini-Naxos e Taormina, e commerciali di Giarre, Riposto e Acireale. L’apertura dello svincolo autostradale, avvenuta il 23 Marzo del 1991, ha reso più agevole la comunicazione tra le due provincie di Catania e di Messina, oltre a consolidare la funzione del Paese quale centro nodale per il traffico turistico in direzione del versante Nord-Ovest dell’Etna e della riviera ionica tra Riposto e Giardini-Naxos.
Il territorio di Fiumefreddo affacciato sul mare Ionio confina ad Ovest con il Comune di Piedimonte Etneo, a Nord con quello di Calatabiano e a Sud con quello di Mascali.
Al centro di un’importante zona agrumaria, che in passato faceva parte della Contea di Mascali, il territorio è quasi tutto in pianura, soprattutto nella parte che si estende verso il mare e la spiaggia di Marina di Cottone, meta di un intensissimo turismo estivo da parte delle popolazioni dell’hinterland. La parte interna è invece, circondata da colline ben coltivate e degradanti dalle pendici dell’Etna verso il mare.
La posizione geografica e il clima determinato dai benefici effetti della brezza marina fanno di Fiumefreddo un paese ameno, immerso nel verde, sia nella fascia costiera, ricca di boschetti di eucalipto ed altre vegetazioni boschive, che nella zona a monte.
Il Castello degli schiavi è situato sulla via Marina, anticamente via Mulinelli, che da Fiumefreddo di Sicilia conduce verso Marina di Cottone, il castello è un’espressione del barocco rurale siciliano del ‘700. Attualmente utilizzato come location esclusiva per eventi e matrimoni, divenne famoso in tutto il mondo per essere stato utilizzato più volte come set cinematografico.
Nel 1968 Pier Paolo Pasolini vi girò alcune parti de L’orgia, ma raggiunse la fama mondiale grazie a Francis Ford Coppola che lo preferì per l’ambientazione delle scene principali dei primi due episodi della saga “Il Padrino”.
si presume possa essere stato un monumento funerario piuttosto antico.
Si pensa risalga infatti alla dominazione romana dei secoli III e IV d.C., ma nel corso del tempo ha subito una restaurazione che ha destato molto scalpore, soprattutto per la scelta dei mattoni rossi che ora la ricoprono quasi interamente, cancellando l’aspetto storico originario.
Si tratta di una riserva naturale creata intorno al 1980, costituita da piccole sorgenti di acque gelide ma molto piacevoli in estate per un bagno rinfrescante. La particolarità che caratterizza il luogo è la presenza della pianta di papiro, che cresce spontaneamente nella vegetazione e può essere facilmente individuata per la sua classica forma allungata.
Per gli amanti degli edifici storici questa struttura, detta anche Palazzo Diana poiché appartenente all’omonima famiglia, è certamente un luogo da non perdere. La struttura si caratterizza per un’architettura arabeggiante e per il gran numero di torri, utili nella zona per individuare in tempo i numerosi nemici provenienti dal mare.
Tra i prodotti dell’economia locale vi sono il limone verdello e il mango, il frutto di origine tropicale a cui è stato persino dedicata una sagra. Da non perdere le specialità di pasticceria locale che riguardano i dolci tipici della tradizione siciliana come cannoli, cassate e paste di mandorla.